
Giro d'Italia 2023: i favoriti (classifica generale)
Dal 6 al 28 maggio i fari saranno tutti puntati sull’atteso duello per la Maglia Rosa tra il campione sloveno e il fenomeno belga, ma in un Grande Giro tutto può accadere e i concorrenti di spessore presenti non staranno certo a guardare, con i 73,2 km a cronometro, dalla partenza di Fossacesia Marina fino all’epilogo competitivo del Monte Lussari, che avranno un peso specifico non indifferente nell’economia della Corsa Rosa.
L’attesa come detto è tutta sulla sfida tra Primož Roglič (48 crediti) e Remco Evenepoel (62 crediti), i quali partono sostanzialmente alla pari, come dimostrato alla Volta a Catalunya che ha visto prevalere l’ex saltatore con gli sci per soli 6 secondi. Questo elemento, oltre al fatto di avere più esperienza e maturità rispetto a 4 anni fa dove indulse nell’eccessiva marcatura su Nibali che lanciò verso la vittoria Carapaz, ci porta a intravedere un leggerissimo vantaggio del capitano della Jumbo-Visma.
Nell’avvicinamento alla corsa, però, la squadra olandese ha avuto degli intoppi non da poco come i forfait di Kelderman, Foss e Gesink, pertanto sarà indebolita rispetto al previsto: ruolo fondamentale avrà l’angelo custode Sepp Kuss (20 crediti), uomo chiave per le vittorie di Roglič, ma lo stesso vale per Koen Bouwman (22 crediti), Rohan Dennis (23 crediti), se ritrova le gambe del 2020, e Jan Tratnik (23 crediti).
Evenepoel arriva invece in Abruzzo con il pieno di fiducia per la vittoria alla Liegi e sarà chiamato a mostrare cosa è capace di fare nella durissima terza settimana (alla Vuelta di solito la terza settimana è più soft) e nelle salite over 2000, dove in Spagna ha concesso qualcosa. Avrà il supporto di Mattia Cattaneo (16 crediti), Jan Hirt (18 crediti) e Ilan Van Wilder (18 crediti).
Ma ci sono diverse squadre che di certo non staranno ad assistere al duello tra i due super favoriti, con in testa la Ineos Grenadiers che schiera diverse punte: gli uomini di riferimento, almeno all’inizio, sembrano essere Tao Geoghegan Hart (19 crediti), che sembra aver ritrovato i fasti del 2020 dopo la recente vittoria al Tour of the Alps, e Geraint Thomas (32 crediti), uno che ha vinto il Tour e soprattutto va forte nelle prove contro il tempo, ma con diverse incognite sulla sua condizione fisica. Occhio anche a Thymen Arensman (29 crediti) e Pavel Sivakov (26 crediti), valide pedine a supporto dei capitani ma anche ottimi corridori per muoversi in prima persona.
La Bahrain-Victorious invece dovrebbe puntare tutto su Jack Haig (29 crediti), reduce da un buon Tour of the Alps dopo un’annata difficile e proverà quantomeno a salire sul podio. In caso di difficoltà dell’australiano, ci sarà Damiano Caruso (23 crediti) che torna al Giro dopo lo straordinario secondo posto del 2021: tutta l’Italia spera ripeta gli stessi fasti e il podio al recente Tour of Romandie è un segnale incoraggiante in tal senso. Sarà importante per la squadra la presenza di Santiago Buitrago (21 crediti), atteso a una completa esplosione dopo l’ottimo Giro dello scorso anno e il recente podio alla Liegi.
Anche la Bora punta forte sulle salite, ma senza il vincitore uscente Hindley. A fare le veci dell’australiano Aleksandr Vlasov (41 crediti) insieme a Lennard Kämna (26 crediti), decisivo lo scorso anno sulla Marmolada e a lungo anche nei piani alti della classifica che quest’anno potrebbe provare a curare. Da non sottovalutare nemmeno corridori esperti come Patrick Konrad (16 crediti) e Bob Jungels (19 crediti) per un importante contributo quando la strada sale.
Delineate invece le strategie in casa UAE con João Almeida (33 crediti), alla quarta partecipazione di fila alla Corsa Rosa, capitano designato e soprattutto buon cronoman, ma ci sarà curiosità su cosa potrà fare Jay Vine (36 crediti), anche se non corre da fine Febbraio. Mentre la EF Education-EasyPost punterà su Hugh Carthy (23 crediti) che dopo il podio alla Vuelta 2020 non ha replicato quelle prestazioni pur concludendo due volte in Top 10 nelle ultime due partecipazioni al Giro. Il britannico potrà contare sull’esperto Rigoberto Urán (25 crediti) che torna in Italia dopo 7 anni.
È l’ultima partecipazione al Giro di Thibaut Pinot (26 crediti), un francese che ha sempre onorato la Corsa Rosa e vorrà fare lo stesso anche quest’anno, reduce da un buon Tour de Romandie che ne ha rilanciato fiducia e ambizioni. Potrebbe anche essere l’ultima sgroppata lungo la Penisola di Domenico Pozzovivo (16 crediti) che verosimilmente andrà a caccia di una Top 10, insieme a Lorenzo Fortunato (16 crediti), Aurélien Paret-Peintre (15 crediti) ed Eddie Dunbar (14 crediti), sfruttando le circostanze favorevoli che il Giro inevitabilmente proporrà.
MAGLIA ROSA
⭐⭐⭐⭐⭐ Primož Roglič
⭐⭐⭐⭐ Remco Evenepoel, Tao Geoghegan Hart
⭐⭐⭐ Geraint Thomas, João Almeida, Jack Haig
⭐⭐ Hugh Carthy, Aleksandr Vlasov, Damiano Caruso, Thymen Arensman
⭐ Thibaut Pinot, Rigoberto Urán, Domenico Pozzovivo, Santiago Buitrago, Jay Vine
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